MARIANNA BASSO  [ Collettivo Nanouk ]  

  • Residenza coreografica: 11/15 Dic 2023
  • Restituzione: Dom 17 Dic 2023 c/o Teatro Furio Camillo – Roma

CLICCA QUI PER ESSERE SELEZIONATO COME DANZATORE PER LA CREAZIONE!

  • Lezione di classico professionisti da lunedì a venerdì 11:30/13:00 (M° R. Di Cosmo)
  • 16 h di laboratorio coreografico 
  • Partecipazione allo spettacolo 

LA CREAZIONE: Money

Il denaro guida più di ogni altra cosa pensieri ed azioni, senza ma e senza forse. Money, il brano dei Pink Floyd, appare ancora oggi una critica importante ed attuale. “Denaro, è un crimine Dividilo equamente ma non toccare la mia fetta di torta”. E’ una pungente critica all’eccessivo attaccamento al denaro, all’avidità e al desiderio di una vita lussuosa, ma anche degli effetti negativi che il denaro riversa sulla società. La canzone critica coloro che cercano di accumulare denaro per sé stessi senza preoccuparsi della giustizia e dell’uguaglianza sociale. La frase “Money, it’s a crime” rappresenta l’idea che il denaro può essere usato come una forza distruttiva nella società, se non viene distribuito in modo equo. Distorce davvero la bussola morale, in quanto una persona giustifica il proprio comportamento aggressivo a causa dell’ebbrezza e delle dinamiche di potere tra lei e chi ha i soldi. Quando li hai non vedi l’ora di comprare qualcosa, come se facessero schifo: “Money, get away!” Quando non li hai, non vedi l’ora che tornino indietro: “Money, get back!” Gli altri possono fare a gara a guadagnare di più ma non a tue spese: “Keep your hands off my stack”.  Il tuo gruzzolo deve crescere, perché te lo meriti, qualsiasi sia il motivo. Come un gioco in borsa. I soldi fanno gola, fanno bene, fanno schifo, fanno vivere, fanno uccidere, fanno rubare, ti rendono innamorato, ti rendono una persona migliore, ti rendono una persona peggiore, ti fanno più ricco, possono farti moralmente più povero, cambiano la percezione del mondo. Cambiano la percezione di te stesso. Karl Marx ritenne di trovare nel capitalismo una tendenza al consumo che aveva chiamato «feticismo della merce». Nella teoria marxiana del valore, le merci, da pure e semplici cose, prodotto del lavoro umano, assurgono al ruolo di rapporto sociale, e in modo simmetrico, i rapporti sociali fra gli uomini assumono l’aspetto, nello scambio, di rapporti tra cose. Quindi ci piacerebbe mettere a contrasto la ricchezza e lo sfarzo con l’estrema semplicità e miseria, ricreando in scena quasi un incubo surreale di reale impatto, tutti pensano che la verità sia una cosa giuta ma fondamentalmente la verità è la fine del mondo,inesorabilmente terrificante e pungente,amara e malinconca. Sotto questa lunga e scintillante pelliccia quindi, cosa si nasconde?

Il Collettivo NANOUK

Marianna Basso, Daniel Tosseghini e Linda Pasquini, tre menti e tre corpi differenti che danno vita ad un unico organismo: così nasce Nanouk, un essere a tre foglie nate da un unico stelo, considerato dapprima erbaccia e poi rivalutato per le particolari sfumature e le resistenti radici.

La ricerca sull’umanità delle nostre azioni, le intenzioni, il contatto con l’altro così come la distanza e l’uso dello sguardo sono tutti elementi fondanti della nostra poetica, in costante evoluzione, che ha l’obbiettivo di toccare le corde più profonde delle persone disposte a lasciarsi trasportare per scoprirsi ed emozionarsi.
La nostra collaborazione nasce nel 2020-21 durante un percorso di formazione professionale di danza contemporanea a Reggio Emilia (StudioXL contemporary dance program) che ci permette di condividere momenti di studio e momenti di quotidianità. Qui iniziamo le prime ricerche e sperimentazioni, in cui, attraverso le nostre differenti fisicità e qualità cerchiamo di dare vita ad un unico organismo che prenderà poi forma in Nanouk. Queste ricerche danno vita alla fase embrionale del nostro primo lavoro: “The Old Man”, grazie al quale veniamo selezionati da vetrine coreografiche e festival italiani ed internazionali.
Nell’ottobre 2022 attraverso il Bando Cura veniamo selezionati da Officine Caos (Torino) dove ci viene data la possibilità di approfondire il nostro lavoro portandolo ad una fase successiva della ricerca (figura di rilevanza in questo processo è stato il nostro occhio esterno e mentore Daniele Ziglioli).
Il 28 Ottobre 2022 “The Old Man” presenta presso lo spazio di Officine Caos l’anteprima del lavoro, nella sua versione attuale. In seguito durante l’anno 2023 il lavoro viene portato in scena in diversi contesti e festival sia nazionali che internazionali ottenendo premi, riconoscimenti ed altre possibilità di ricerca e sviluppo del lavoro grazie alla proposta di nuove residenze programmate per l’anno 2024.

Progetto di residenza coreografica promosso da Opificio: Peccati di CHORE

Nell’AA 2023/24 giunge alla VII edizione e vanta la produzione di oltre 60 coreografie originali. E’ un’idea nata e diretta Diana Florindi con il fine di sostenere, motivare e dare visibilità a valide ed innovative realtà artistiche già affermate, in fase di sviluppo o non ancora pienamente consolidate.

Vengono selezionati n°5 coreografi, collettivi o compagnie che avranno effettuato formale richiesta partecipando al presente bando entro il 15 Luglio 2023.

La mission di Peccati di CHORE e’ promuovere, valorizzare e sostenere nuove proposte, offrendo una vetrina attraverso cui esporre, approfondire o sviluppare il personale linguaggio coreografico.

L’Opificio mette a disposizione i propri spazi per un modulo di creazione da svolgersi in 15 ore di sala prove.

La residenza si chiude con la restituzione del lavoro sviluppato con i danzatori di  OpificioPRO Junior Company.

INFO LINE

OPIFICIO

via Arrigo Davila, 47/b – Metro A – Colli Albani Ph & Wapp: +39 06 783 447 05

info@opificioinmovimento.com OPIFICIO /// Web Site OPIFICIO /// Facebook OPIFICIO /// Instagram